Fortificazioni ottocentesche - La linea interna
Dal Buonconsiglio al Doss Trento
Una linea difensiva più interna, proteggeva il centro urbano. La difesa era affidata soprattutto alle artiglierie del Doss Trento, che controllavano tutta la valle. Le difese comprendevano le fortificazioni del Doss Trento, la Batteria Martignano e il Forte San Rocco.
Il settore
La linea proseguiva con altre opere campali raggiungendo la zona di Martignano, con la batteria ottocentesca, percorrendo poi la collina est fino al torrente Fersina, spingendosi poi al forte di San Rocco. Allo scoppio della guerra la città contava circa 30.000 abitanti, due terzi dei quali lasciarono le proprie abitazioni nel maggio 1915, quando venne organizzato il trasferimento dei civili in Austria Superiore e Inferiore, in Boemia e Moravia. Nuovi abitanti arrivarono in città: decine di migliaia di soldati. Le caserme furono presto insufficienti e vennero requisiti molti edifici pubblici. Anche le abitazioni abbandonate dai trentini vennero occupate dai soldati. La popolazione civile che rimase a Trento dovette fare i conti con la fame, la miseria, il cibo razionato e una città occupata dai soldati e dai feriti. Gli ultimi giorni di guerra videro la fuga disordinata dei soldati austroungarici e l’arrivo degli italiani il 3 novembre 1918.
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Le fortificazioni
Fortificazioni del Doss Trento
- anno di costruzione: 1848; 1880
- tipologia: varie opere
- proprietà: pubblica
- apertura al pubblico: visitabile
- stato di conservazione: tracce
- Opere demolite nel dopoguerra
Batteria Martignano
- anno di costruzione: 1882-1883
- tipologia: batteria
- proprietà: privata
- apertura al pubblico: no
- stato di conservazione: non restaurata
- Disarmata nel 1915
Forte San Rocco
- anno di costruzione: 1881-1883
- tipologia: forte
- proprietà: pubblica
- apertura al pubblico: no
- stato di conservazione: non restaurato
- Disarmato nel 1915